AMBIZIOSO METTE IL SIGILLO NEL DAYTONA

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Giovedì sera è andata in scena la prima delle due serate più importanti della stagione del Martini, serata fresca, con una buona presenza di pubblico sugli spalti. Il centrale della serata, il premio Scuderia Daytona,  vittoria che è andata a Ambizioso e Francesco Dettori, al training Roberto Di Giacinto, per i colori dei fratelli D’Attilio. Cambio di marcia e allungo decisivo per il figlio di Distant Way, che si era messo subito a tiro dei primi, atteso solo gli ultimi 400 per poter sprintare, ottima la prestazione di Lady Lilly, c’era il dubbio distanza alla vigilia, sciolto nel migliore dei modi ottenendo la piazza d’onore, terzo un eroico Mike Pancake, che ha perso completamente il break , rimanendo per trequarti di gara nelle retrovie, ricorsa perdifiato nella fase finale che gli fa prendere il terzo posto. I due sotto clou, il premio Franco Martini, bel primo piano per Groor, che a nove anni suonati, li ha messi tutti in fila, staccando il pass per il Gp, superlativa la gara di Emperose correndo da protagonista da primo metro calando un po’ nel finale, terzo conclude Smalto poco brillante in avvio, rimanendo in coda gruppo, fornisce un finale ad effetto. Il secondo, il premio Cook Parrucchieri, arrivo con tre cavalli in lotta a vincere è stata Flegia, che replica il successo di sette giorni fa, cambio di marcia notevole negli ultimi 200 metri, bella interpretazione per Gabriele Cannarella, Forbidden Colour, seconda sul palo, ha provato ad anticipare gli altri, ma non è riuscita a parare l’attacco della figlia di Bold Fact, chiude la trio Island Warrior sempre regolare sulla pista.In apertura, la prova per i puledri, affermazione per Buratino Dancer, in testa da un capo all’altro precedendo il compagno di allenamento Keniote un po’ sacrificato sulla pista, Larix terzo.In chiusura, la prova riservata ai Gr-Am, terzo handicap di fila per Kartero e Niccolò Singali, nella dirittura d’arrivo è venuto a galoppare sullo steccato opposto, visto che il cavallo aveva scartato in curva, Racemifera ha provato buttandosi nella fascia interna e approfittando dello scarto recuperando molti metri, ma sul traguardo il portacolori di casa Singali salva un collo, Rosetta O’Hara conclude sul gradino più basso del podio.

Marco Marinangeli

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