SONG FOR MY FATHER DA CIRCOLETTO ROSSO IN VISTA DEL DIAMANTI

Giovedì sera, andava in scena la seconda giornata del mese di Luglio, serata fresca ed arieggiante. Nel corso della serata è arrivata, la tanto attesa notizia, che da giovedì 16 luglio le corse al Ippodromo Martini, si svolgeranno a porte aperte, ha dato un sospiro di sollievo a tutti ippici e non , che in queste giornate disputate a porte chiuse scalpitavano per godere dello spettacolo.

In apertura, era la volta dei puledri, sul chilometro spaccato, a vincere è stata debuttante Ladyhawe, salvandosi di un corto muso da Penelope Pit Stop, chiude la trio Shorty che purtroppo non si è trovata bene sulla pista. Il centrale della serata, il premio David Marinucci, il successo nettissimo per Song For My Father e Giuseppe Ercegovic, cavallo che ha trovato sulla sabbia il suo habitat naturale, da scoprire ancora i suoi limiti, si candida da favorito per il “Diamanti” che ci sarà il 23 Luglio, secondo termina Boccon Divino ottima prestazione per lui, un po’ sfortunata quella di Necret, che colto un pessimo break in avvio, rimonta lungo il percorso per poi chiudere il podio.
ACUNA – PORCU FANNO IL BIS
Nel sotto clou, vittoria per Smalto e Manuel Porcu, che hanno piegato a fil di palo Give Me Style dopo una lotta a fruste alzata per 400 metri, corsa davvero da cardiopalma, a largo distacco termina King Of Watson. In chiusura doppio per tandem Acuna-Porcu, grazie a Excellent jack che replica il primo piano di sette giorni fa, cavallo che ormai è in pieno della forma, nonostante il peso gravoso, ha rispettato le consegne, Make Me Rich, alla prima sulla pista corre alla grande, facendo un finale ad effetto battezzando a fil di palo per la miglior piazza Nigella. A metà serata andava inscena, la prova riservata ai Gr-Am, corsa molto equilibrata, che ha visto Ektifaa, mettere tutti in riga, giocando in anticipo sugli avversari chiudendo il discorso vittoria a 600 dal traguardo, rincorsa perdifiato per Fairy Rules che è stato preso in controtempo, deludente la prestazione di Can Chen Junga.
Marco Marinangeli